UN CUORE DA AMARE
Come mantenere in salute il sistema cardiovascolare
Le malattie cardiovascolari sono un problema grave ed estremamente diffuso nei Paesi occidentali.
Oggi però la ricerca scientifica conosce i fattori di rischio per l’insorgenza di questi disturbi.
Su alcuni non è possibile intervenire (età, predisposizione genetica, sesso), mentre per altri si può sicuramente fare molto.
E diminuire così i pericoli per cuore e arterie.
QUANDO IL SEMAFORO È ROSSO
Sono considerati fattori di rischio cardiovascolare: una vita sedentaria, il fumo, il diabete, l’ipertensione, l’obesità e l’aumento dei trigliceridi nel sangue.
Un valido e noto “semaforo rosso” per il benessere del cuore è poi la sindrome metabolica, data dalla combinazione di alcuni elementi: una ridotta tolleranza al glucosio, la misura della circonferenza addominale, i bassi livelli di colesterolo LDL (il “colesterolo buono”).
Vanno tenuti d’occhio anche gli indici di infiammazione nel sangue, di cui il più semplice e facilmente misurabile è la cosiddetta “proteina C reattiva”.
QUESTIONE DI IPERTENSIONE
Un’attenzione particolare merita l’ipertensione arteriosa, cioè un aumento stabile della pressione arteriosa.
Non è una malattia di per sé, ma fa crescere il rischio di venire colpiti da ictus cerebrale, oltre che da insufficienza renale e altre malattie cardiovascolari.
Secondo la SIIA, la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, solo la metà degli italiani che ne soffre è consapevole del suo problema.
ATTENZIONE AL PESO
Un altro elemento da tenere sempre d’occhio è il peso corporeo.
Sovrappeso e obesità predispongono infatti all’insorgenza di diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari.
Ed è consigliato pesarsi con regolarità (almeno una volta al mese).
Un altro elemento da sorvegliare è il girovita: il grasso che si deposita sull’addome è particolarmente dannoso.
Utile procurarsi una tabella che aiuti a calcolare l’IMC, l’Indice di Massa Corporea che prende in considerazione il rapporto tra statura e peso.
STILE DI VITA
Seguire un sano stile di vita è poi la “ricetta” principale per evitare rischi.
Importante rispettare una dieta sana ed equilibrata.
E naturalmente bisogna abolire il fumo, dato che la sigaretta, oltre ad altri danni, è molto pericolosa per la salute del cuore.
Altra indicazione è quella di compiere una regolare attività fisica, soprattutto quando si svolge un lavoro sedentario.
Un’attività sportiva adeguata alla propria età e preparazione atletica aiuta a migliorare la protezione cardiovascolare e riduce il rischio di trombosi.
Come si vede, sono tutte indicazioni semplici e di sicuro effetto sul cuore!
ATTIVITÀ FISICA DOPO UN INFARTO
Dopo un infarto è necessario seguire il percorso riabilitativo stabilito dal medico curante.
L’esercizio fisico per essere efficace deve diventare un nuovo stile di vita.
Ci sono diversi sistemi per “mettersi in riga” e aiutare la ripresa: dalla cyclette, alla camminata ma occorre essere costanti e rispettare le indicazioni dello specialista.
Secondo recenti ricerche, chi ha problemi di arterie coronariche o è reduce da un infarto, può valutare una riabilitazione con il “nordic walking”. Si tratta della camminata a passo alternato veloce che riprende i movimenti dello sci di fondo e fa uso dei bastoncini per allenare sia la parte superiore che quella inferiore del corpo.
Questo allenamento aiuta l’equilibrio e migliora l’espansione toracica ed è quindi indicato per migliorare la capacità funzionale. Sarà comunque lo specialista a valutare se questo tipo di attività fisica è adatta al singolo caso e quale sia l’intensità giusta.
CONOSCI LA TUA PRESSIONE?
Dato che il cuore batte a intervalli regolari, si può distinguere una pressione “massima” (o “sistolica”) che corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie e una pressione “minima” (o “diastolica”), che corrisponde alla pressione che rimane nelle arterie quando il cuore si ricarica di sangue per il battito successivo.
I valori massimi e minimi rilevati sono espressi in millimetri di mercurio (sigla mmHg).
Abbiamo la pressione alta o soffriamo di ipertensione arteriosa quando i valori della massima sono uguali o maggiori a 140 mmHg e quelli della minima sono uguali o superiori a 90 mmHg.
I valori si riportano anche nella forma 140/90.
Anche i valori di 130/80 possono essere considerati alti dallo specialista in caso di presenza di diabete e malattie renali.
È importante tenere regolarmente sotto controllo i valori pressori.
TELEMEDICINA ALLEATA DELLA SALUTE CARDIACA
Le farmacie del gruppo Mia Farmacia offrono la possibilità di effettuare screening per prevenire le problematiche causate da cardiopatie e ipertensione.
Holter cardiaco:
il servizio di telecardiologia garantisce la consulenza di un medico cardiologo 24 ore su 24, e può essere raccomandato per: telemonitoraggio degli eventi aritmici (pazienti con cardiopalma, aritmie, o sottoposti ad alcune terapie farmacologiche).
Anche telemonitoraggio degli eventi ischemici (angina pectoris, infarto miocardico) e telesorveglianza per cardiopatici cronici.
Holter pressorio:
telemonitoraggio domiciliare della pressione arteriosa per controlli di prevenzione primaria e secondaria, misurazione dei valori pressori e valutazione degli effetti delle terapie contro l’ipertensione.
Elettrocardiogramma:
il servizio permette di registrare in ogni momento e ovunque un elettrocardiogramma a 12 derivazioni.
È utile per prevenzione primaria, screening, pratica sportiva, in prevenzione nei pazienti a rischio, oltre che in caso di insorgenza di sintomi di natura cardiovascolare, e controlli degli effetti delle terapie cardiovascolari.
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di Alessandra Margreth