OCCHI ROSSI CHE PRUDONO
Come lenire i sintomi della congiuntivite allergica
L’allergia a carico dell’apparato oculare è una patologia molto comune sia negli adulti sia nei bambini ed essendo frequentemente associata alla rinite, spesso la si definisce rinocongiuntivite.
Lacrimazione, bruciore, arrossamento della congiuntiva e prurito sono alcuni dei suoi sintomi, che possono manifestarsi con un andamento stagionale oppure perenne.
STAGIONALE O PERENNE?
La congiuntivite allergica stagionale è causata dai pollini, che vengono rilasciati dalle piante in determinati periodi dell’anno, mentre la congiuntivite allergica perenne può essere provocata dagli acari della polvere, dai peli e dai fluidi corporei degli animali domestici e da agenti inquinanti ambientali o professionali.
La diagnosi della congiuntivite dovuta ai pollini è abbastanza semplice poiché si esaurisce solitamente con il cambio di stagione, mentre dopo stagione, l’individuazione delle allergie permanenti richiede una maggiore attenzione e test allergologici mirati.
LENIRE I SINTOMI
L’istamina, sostanza prodotta da specifiche cellule (mastociti) della mucosa congiuntivale, in risposta al loro contatto con gli allergeni, è la principale responsabile dei sintomi allergici, quali rossore, prurito e gonfiore.
Il trattamento più comune di questa patologia consiste, pertanto, nell’utilizzo di farmaci antistaminici sia sotto forma di colliri sia di compresse per via orale.
È utile sapere, a tal proposito, che i farmaci assunti per via sistemica non manifestano, tuttavia, un effetto rapido come quello dei colliri che si instillano localmente.
Essi, infatti, per iniziare ad agire devono raggiungere le lacrime e ciò avviene solo dopo circa un’ora dalla loro ingestione.
Nella congiuntivite stagionale sono generalmente sconsigliati i colliri decongestionanti che, sebbene riescano a controllare momentaneamente il rossore e il prurito, grazie alla vasocostrizione locale, alla lunga possono dar luogo a un’infiammazione della congiuntiva anche peggiore (effetto rebound).
Recarsi in farmacia, per trovare un rimedio capace di lenire i sintomi più fastidiosi e per chiedere consigli mirati a una gestione corretta della patologia allergica, rappresenta di certo un primo utile intervento.
Ma quando il problema si dimostra più complesso e si assiste anche a una compromissione delle capacità visive, l’allergologo insieme all’oculista sono le principali figure professionali da consultare.
UN APPROCCIO A TUTTO TONDO
La congiuntivite allergica stagionale ha un forte impatto sulla qualità della vita, specie a causa dei fastidiosi sintomi che possono durare per settimane o mesi, causando irritabilità e stanchezza.
Per cercare di vivere al meglio questi periodi, senza compromettere le proprie attività quotidiane a casa, in ufficio o a scuola, tale patologia richiede un approccio più ampio e che non sia, pertanto, solo farmacologico.
Vediamo insieme alcuni comportamenti da adottare per non dover “maledire la primavera”, parafrasando la famosa canzone di Loretta Goggi.
- Quando gli occhi sono particolarmente irritati, prima di applicare colliri medicinali, si può tentare di lenire il fastidio con impacchi di acqua fresca, che producendo una blanda vasocostrizione, tendono a rimuovere la congestione oculare e il bruciore;
- instillare gocce lubrificanti frequentemente così come effettuare bagni oculari con specifiche soluzioni, aiuta a rimuovere gli allergeni, pollini ed altro, che possono essere penetrati nell’occhio.
In questo caso è meglio scegliere lacrime artificiali a base di soluzione salina e agenti umidificanti, confezionate in monodosi, ossia senza conservanti, che a causa dell’impiego prolungato possono indurre allo sviluppo di ipersensibilità; - se si usano le lenti a contatto, sarebbe bene preferire le giornaliere a quelle quindicinali o mensili, poiché sono meglio tollerate, sono più traspiranti e, se si sporcano con dell’allergene, il cambio quotidiano evita che avvengano nuove contaminazioni degli occhi;
- utilizzare salviette detergenti specifiche per la zona perioculare rappresenta una buona regola, specie dopo una giornata fuori casa, poiché piccoli pollini o loro parti possono essere rimasti impigliati tra le ciglia;
- l’individuazione degli allergeni presenti nei cosmetici e la loro conseguente eliminazione consentono di ottenere risultati definitivi.
A tal proposito, quando si sceglie un cosmetico, se si sa di essere particolarmente sensibili e allergici, meglio scegliere quelli privi di nickel, profumi e conservanti.
Prima di utilizzarli sul viso e, in particolare, intorno agli occhi, si consiglia, inoltre, di applicarne una piccola quantità sul polso e se la pelle si arrossa abbandonarne l’impiego; - lavare con una certa frequenza gli indumenti e i capelli, specie nei giorni di maggior diffusione dei pollini che possono aderire sui tessuti e sulla superficie del corpo più esposta all’aria, come la testa.
LA NATURA IN AIUTO
Anche la fitoterapia dispone di un valido rimedio per contrastare i sintomi dell’allergia oculare stagionale.
Si tratta del macerato glicerico di Ribes nigrum, pianta dotata di una spiccata attività antinfiammatoria e antiallergica, simile al cortisone.
La sua posologia suggerita per gli adulti è di 30 gocce per due volte al dì, da assumere con un po’ d’acqua, 15 minuti prima della colazione, e al pomeriggio, intorno alle ore 15.
A livello precauzionale, questo gemmoderivato è sconsigliato a coloro che sono affetti da ipertensione.
OCCHIO ALLA CASA
Il controllo ambientale, al fine di tenere il più lontano possibile dagli occhi gli allergeni, che possono contaminare l’aria e le superfici, gioca un ruolo primario nella gestione della patologia allergica, anche se di difficile attuazione.
Per quanto riguarda i pollini, durante i giorni di maggiore diffusione, si consiglia di non arieggiare gli ambienti e di uscire il meno possibile.
Se l’allergia è causata, invece, dagli acari, aprire frequentemente le finestre, passare spesso l’aspirapolvere e pulire accuratamente l’impianto di condizionamento, può essere particolarmente utile.
Come anche ricorrere a un acaricida spray da nebulizzare a cadenza settimanale sulle superfici più facilmente impolverabili, come divani, tende, cuscini, poltrone, scendiletto e tappeti.
di Barbara Ricciardi, farmacista