INTESTINO FELICE
Come evitare il mal di pancia in vacanza
Durante la stagione estiva, complici il caldo, gli sbalzi di temperatura dell’aria condizionata, i cambi delle abitudini alimentari in vacanza, possono comparire disturbi a carico dell’intestino, come dissenteria, gonfiore e stipsi.
Alcuni consigli comportamentali e l’assunzione di determinati integratori alimentari o estratti vegetali possono aiutare a combattere queste sgradevoli “lotte intestine”.
LA DIARREA DEL VIAGGIATORE
Di tutte le malattie che colpiscono i viaggiatori, la diarrea è una tra le più frequenti.
I suoi principali responsabili sono i batteri, tra i quali l’Escherichia coli.
Nota anche come “la vendetta di Montezuma” per chi soggiorna in Messico o di “Tutankhamon” per chi si reca, invece, in Egitto, la diarrea del viaggiatore compare soprattutto nelle zone a basso controllo igienico e a clima caldo.
La patologia è causata da un’infezione trasmessa con l’ingestione di acqua e/o di cibi contaminati dai batteri.
Essa è caratterizzata da almeno 3-4 evacuazioni di feci liquide nell’arco delle 24 ore, cui possono associarsi dolori addominali, nausea, vomito, meteorismo e, talora, febbre.
Solitamente esordisce durante i primi giorni di permanenza, ma può verificarsi in qualsiasi momento durante il viaggio e in alcuni casi anche dopo il rientro a casa.
La sua prevenzione consiste nell’evitare di esporsi ad alimenti, bevande o acqua contaminati.
Si consiglia, quindi, di bere e lavarsi i denti sempre con acqua imbottigliata e sigillata, di non utilizzare ghiaccio e di non assumere verdure, carne e pesce crudi oppure frutta non sbucciata.
Coloro che sono maggiormente soggetti a questa patologia sono i viaggiatori che provengono da paesi industrializzati e non abituati, pertanto, ad entrare in contatto con determinati germi.
Giunti a destinazione quello che accade solitamente è che non possedendo delle difese immunitarie sviluppate a sufficienza specie a livello intestinale, sviluppano un’improvvisa mutazione della flora batterica e i patogeni prendono il sopravvento, causando la malattia diarroica.
In questi casi utile si dimostra, pertanto, assumere dei probiotici a partire almeno da una settimana prima del viaggio e per tutta la durata del soggiorno.
In questo modo l’intestino si rinforzerà, aumentando la sua funzione di barriera nei confronti degli agenti infettivi.
In caso di diarrea anche l’alimentazione deve essere adeguata e si consiglia quindi di consumare per qualche giorno soprattutto riso e patate bollite, che si dimostrano ottimi astringenti intestinali.
Se, invece, la situazione non si risolve in 2-3 giorni oppure compaiono febbre e altri sintomi, su consiglio del medico, potranno essere assunti farmaci che rallentano la peristalsi propulsiva dell’intestino, specifici agenti antibiotici e antipiretici.
In genere bere è sempre una buona regola e in questo caso poiché già il caldo causa disidratazione e alla diarrea liquida può associarsi vomito, è fondamentale assumere abbondanti quantità di liquidi, magari anche integrati con sali minerali.
Non scordiamoci, infine, che anche il viaggio in aereo può causare disturbi intestinali, a causa della temperatura della cabina, solitamente molto più fresca dell’esterno, in conseguenza dell’aria condizionata.
Buona regola è, quindi, durante un viaggio in aereo ricordarsi sempre di portare con sé una giacca o un maglione, per evitare che lo stomaco e l’intestino si raffreddino troppo.
SE L’INTESTINO TIRA IL FRENO
In viaggio e d’estate, specie quando si cambiano luogo e abitudini, sia alimentari sia comportamentali, un problema frequente e statisticamente maggiore nel sesso femminile piuttosto che in quello maschile è la stitichezza.
Prima di partire per luoghi lontani dove magari può anche risultare difficile farsi comprendere è bene quindi ricordarsi di portare con sé anche un rimedio lassativo.
Se, invece, la stipsi risulta un disturbo già noto e che potrebbe aggravarsi a causa anche dell’aspetto psicologico, legato per esempio ai bagni diversi da quello di casa o da condividere con altri compagni di viaggio, così come l’impossibilità di poter assecondare lo stimolo ad evacuare, per i numerosi programmi quotidiani, alcuni suggerimenti alimentari possono risultare utili.
Un esempio?
La riduzione di frutta e verdura, le cui fibre normalmente ci consentono a casa il mantenimento di un transito intestinale regolare, può essere ovviato, portando con sé dello psillio da assumere con abbondante acqua.
Questo rimedio vegetale è dotato di un alto tenore di fibre che, a contatto con l’acqua generano un soffice gel, capace di ammorbidire le feci, di incrementarne il volume e di aumentare la peristalsi intestinale.
In ogni caso, se l’intestino tende a perdere la sua puntualità, è bene sempre non dimenticare di bere tanta acqua, per evitare che le feci si disidratino, e astenersi dal consumo di cibi astringenti, come riso asciutto, mela cruda, tè troppo concentrato, carote e patate.
GONFIO COME UN PALLONCINO
Alimenti diversi da quelli che normalmente assumiamo a casa durante l’anno, da scoprire e gustare in vacanza, magare anche in luoghi esotici lontani, possono essere un’esperienza molto gradevole per il palato, ma non è detto che lo siano altrettanto per l’apparato digerente.
Addome gonfio, eruttazione, meteorismo, flatulenza sono i sintomi più frequenti di una digestione non ottimale.
Cibi grassi, elaborati, particolarmente piccanti o speziati, insieme a una predisposizione personale possono essere la causa della comparsa di questi disturbi.
Niente paura però.
In questi casi, la natura ci offre delle utili soluzioni.
Un esempio è rappresentato dall’anice che, oltre a favorire le funzioni digestive, riduce la fermentazione degli alimenti, contenendo, in tal modo, gonfiore, flatulenza ed eruttazione.
L’anice, assunto poco prima dei pasti principali, prepara lo stomaco e l’intestino all’arrivo del cibo, aiutando la digestione a svolgersi al meglio.
Anche il dolore può essere alleviato, poiché questa pianta è capace di rilassare la muscolatura dell’intestino.
In caso di eccessiva formazione di gas, un altro rimedio appartenente al regno vegetale è il carbone, capace di assorbire i gas, riducendo i sintomi fastidiosi di meteorismo e flatulenza, in presenza soprattutto di addome gonfio dopo i pasti.
di Antonella Notari