MALATTIE ESANTEMATICHE
Possono colpire i più piccoli: come si riconoscono?
Fino a pochi anni fa, le malattie esantematiche erano considerate le malattie infettive per eccellenza dei bambini: un vero e proprio passaggio dell’infanzia, con le mamme che tenevano il conto di quelle che erano già state “fatte”.
Oggi la situazione è cambiata radicalmente con l’obbligatorietà dei vaccini.
L’esantema è una manifestazione dell’irritazione della pelle che si presenta sotto forma di arrossamenti, ispessimenti o vescicole a volte pruriginosi o dolorosi (la parola esantema deriva dal termine greco che significa “fioritura”).
In alcuni casi compare improvvisamente, in altri si sviluppa nell’arco di più giorni.
Ma per alcune delle malattie esantematiche non c’è il vaccino e dunque è bene imparare a orientarsi tra i diversi tipi di puntini, pur sapendo che la comparsa di un esantema è una delle condizioni in cui è bene avvisare il pediatra.
MORBILLO, ROSOLIA E VARICELLA
Contro morbillo, rosolia e varicella i nati dopo il 2016 vengono vaccinati obbligatoriamente prima dell’inizio del primo ciclo scolastico.
Ricordiamo però qualcosa su queste malattie ormai poco diffuse.
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus (Paramyxovirus del genere Morbillivirus) che colpisce i bambini in età scolare e prescolare, e ha la sua massima incidenza alla fine dell’inverno e durante la primavera.
Altamente contagiosa, ha un’evoluzione benigna, ma talvolta può presentare complicanze gravi.
Nel morbillo compare febbre elevata, maculo papule di colore rosso vinoso che si estendono dal capo alle estremità degli arti, oltre a malessere e febbre.
L’esantema scompare dopo 5-6 giorni dall’inizio della malattia.
La rosolia è una malattia infettiva esantematica virale, causata dal Rubella virus, che colpisce soprattutto i bambini, specialmente tra i 5 e i 14 anni, nei quali in genere si manifesta in modo lieve.
Se contratta in gravidanza, e in particolare nei primi mesi, può essere molto pericolosa.
Il virus della rosolia si trasmette attraverso le piccole gocce di saliva che fuoriescono con la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando.
La varicella, provocata dal virus Varicella zoster, della famiglia degli Herpes virus, è caratterizzata dalla comparsa improvvisa e rapida, in successione, di macchioline rosa pruriginose in genere prima su torace e addome, successivamente su testa viso e arti.
Le macchioline si riempiono di liquido lattiginoso e si trasformano in vescicole che poi si seccano, dando luogo a croste.
SCARLATTINA
La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa, per la quale non è disponibile un vaccino.
È causata da ceppi di Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEGA).
Si trasmette per via aerea con le goccioline di saliva da un bambino malato o portatore ed è di regola a carico della faringe (faringite streptococcica).
Colpisce i bambini dopo il secondo anno e non compare mai prima del sesto mese di vita.
L’incubazione della scarlattina è breve (2-5 giorni).
La comparsa è improvvisa con febbre alta spesso accompagnata da brividi, nausea, vomito e mal di testa, a questi sintomi si accompagna dopo poche ore, la comparsa dell’esantema.
Al volto, l’arrossamento delle guance contrasta con il relativo pallore del naso e della zona intorno alla bocca, formando una maschera.
L’esantema da scarlattina è formato da minuscole macchioline lievemente rilevate, che tendono a confluire tra loro conferendo alla pelle un colorito uniformemente arrossato.
La diagnosi di scarlattina viene confermata con un tampone faringeo e bisogna rivolgersi al pediatra per la cura.
La scarlattina, diversamente dalle altre, si può “rifare”.
PIEDI-MANI-BOCCA
I bambini che frequentano l’asilo nido prima o poi incrociano la piedi-mani-bocca, un’infezione virale che possono contrarre con grande facilità.
Il contagio avviene attraverso tosse e starnuti o tramite il contatto diretto con superfici contaminate da secrezioni nasali, fluidi, saliva o feci di una persona infetta.
Si manifesta con una eruzione cutanea da 3 a 7 giorni dopo il contagio (tempo di incubazione), e l’eruzione di piccole vescicole sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi, nella bocca e talvolta anche nella zona del pannolino; è accompagnata da lieve febbre.
Le piccole vescicole non danno eccessivo prurito e scompaiono senza lasciare traccia in 7-10 giorni.
Sono più dolorose, invece, le lesioni che compaiono nel cavo orale, che sono responsabili dell’inappetenza del bambino e della difficoltà a ingerire liquidi.
La mani-bocca-piedi tende a guarire spontaneamente senza particolari complicanze.
Dopo la visita, il pediatra consiglierà il trattamento più indicato.
SESTA MALATTIA
Infine, la sesta malattia è causata dall’Herpesvirus umano 6 (Human herpesvirus 6, HHV-6).
Il contagio avviene molto facilmente attraverso il contatto con la saliva di un soggetto infetto.
La trasmissibilità della sesta malattia è massima durante la fase febbrile.
Nella fase che precede la comparsa dell’eruzione cutanea, si ha febbre alta, che talvolta sfiora i 41°C, della durata di 2-4 giorni accompagnata da mal di gola, irritabilità, raffreddore, congiuntivite, vomito, diarrea, nausea.
I sintomi regrediscono in 3 o 4 giorni.
La fase esantematica si presenta con la comparsa di macule e papule rossastre diffuse, delle dimensioni di 2-3 mm, per lo più non confluenti. Macule e papule sono localizzate al tronco, più raramente anche alla radice degli arti, durano di regola meno di 48 ore.
Anche l’infezione da Herpesvirus umano 6 ha un andamento benigno, si risolve spontaneamente e non richiede alcun trattamento specifico, se non le terapie indicate dal pediatra.
DERMATITE DA CONTATTO?
L’esantema può essere anche la manifestazione di dermatite allergica da contatto, una reazione allergica della pelle dovuta al contatto con sostanze, chiamate allergeni, in grado di stimolare una risposta immunologica.
La reazione infiammatoria, pruriginosa della pelle caratterizzata dalla comparsa di vescicole, viene anche definita eczema.
Le vescicole che si formano sono piene di siero, simili a quelle della varicella.
La dermatite da contatto allergica può essere causata dal contatto con allergeni chimici o ambientali, i più diffusi sono: alcuni metalli, i coloranti, le resine, gli olii e le essenze delle piante e fiori.
L’eruzione cutanea causa una sensazione di prurito o calore più o meno intensa, spingendo la persona a grattarsi con insistenza.
In caso di dermatite allergica, viene richiesto un test allergologico, attraverso il quale si possono identificare le sostanze che l’hanno provocata.
di Chiara Romeo