OCCHI IN SALUTE
I consigli per mantenerli in forma
Stile di vita, controlli periodici e prevenzione delle esposizioni nocive. Sono i tre ingredienti fondamentali per mantenere gli occhi in salute.
Certamente i fattori genetici e ambientali hanno un peso nel determinare la salute degli occhi, basti pensare alle patologie ereditarie o familiari come il glaucoma, o a come vivere in zone molto inquinate o svolgere attività lavorative in ambienti contaminati da sostanze tossiche possa contribuire allo sviluppo di problemi oculari.
Ma è sempre più chiaro che alimentazione e stile di vita sono importanti per il benessere della vista.
Una dieta ricca di vitamine e antiossidanti, presenti nella frutta e nella verdura, di omega 3 e omega 6, contenuti nel pesce, può infatti contribuire a proteggere la salute oculare.
Molto importante anche evitare l’esposizione al fumo di tabacco che può aumentare il rischio di sviluppare patologie come la degenerazione maculare senile, la cataratta negli anziani e che soprattutto nei portatori di lenti a contatto può causare irritazioni, a partire dalla congiuntiva.
Attenzione anche al sole; è consigliabile indossare sempre occhiali scuri dotati di filtri a norma di legge per proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti. L’esposizione alla luce intensa infatti può, soprattutto se protratta e ripetuta negli anni, danneggiare gli occhi con irritazioni e arrossamenti, fino a causare danni più gravi e non reversibili come la lesione della retina.
Chi porta lenti a contatto dovrebbe evitarle al mare o in piscina.
Come per altri ambiti, anche per il benessere oculare e per la prevenzione di alcune patologie è importante l’attività fisica. Per esempio, praticare 30-40 minuti al giorno di camminata veloce, almeno quattro volte alla settimana, può ridurre il rischio di sviluppare glaucoma o degenerazione maculare senile.
L’attività fisica, infatti, aumenta la circolazione di sangue all’interno dell’occhio e l’ossigenazione della retina, e contrasta la formazione di radicali liberi.
QUANDO FARE I CONTROLLI?
Eseguire visite oculistiche regolarmente è fondamentale per individuare precocemente eventuali patologie e intervenire tempestivamente, per evitare nei bambini il rischio di ambliopia, ossia di “occhio pigro”, e infine per correggere eventuali vizi refrattivi in modo che la vista non venga sforzata eccessivamente, e che non insorgano i disturbi a questo correlati come mal di testa, bruciore e arrossamento, blefarite.
I neonati vengono sottoposti al test del riflesso rosso per individuare eventuali anomalie; quindi, il primo controllo oculistico andrebbe eseguito entro il primo anno di vita del bambino.
Se non sono stati riscontrati problemi, occorre almeno un’altra visita intorno ai 3-4 anni, quando il bambino comincia ad essere collaborante, e in età prescolare, intorno ai 5-6 anni. La periodicità dei controlli successivi viene poi stabilita dall’oculista, in base ai singoli casi.
Per quanto riguarda l’età adulta, è necessaria una visita oculistica intorno ai 40 anni; a partire dai 60 anni di età, in assenza di patologie o diverse indicazioni, è opportuno un controllo ogni uno o due anni.
COMPUTER VISION SYNDROME
La crescente diffusione di dispositivi tecnologici come PC, smartphone e tablet ha portato alla definizione di una condizione legata al loro uso prolungato o eccessivo: la computer vision syndrome.
Si tratta di una serie di disturbi oculari come bruciore, arrossamento, prurito, lacrimazione o secchezza, fotofobia ossia fastidio per la luce, annebbiamenti visivi transitori e senso di affaticamento.
Quest’ultimo è il fastidio più frequentemente riferito da chi lavora al computer più di sei ore al giorno; la ridotta frequenza di ammiccamento, infatti, determina la riduzione del film lacrimale, necessario per umidificare, nutrire e proteggere i tessuti oculari.
Come ridurre i fastidi?
Rimanere a distanza dallo schermo, mantenere l’altezza degli occhi al di sopra dello schermo, fare pause frequenti -di cinque o dieci minuti ogni due ore- e usare monitor antiriflesso, regolando il livello della luminosità a seconda dell’ambiente di lavoro. Per quanto questi disturbi siano in aumento e possano essere molto fastidiosi, vale la pena di ricordare che tra le conseguenze dell’uso di schermi non vi sono l’insorgenza di patologie come glaucoma, retinopatia o alterazioni del nervo ottico.
PREVENZIONE A TAVOLA
Antiossidanti, luteina, zeaxantina, acidi grassi omega 3, zinco, beta-carotene, vitamine C, D ed E.
Sono questi i nutrienti che, secondo risultati delle ricerche scientifiche, possiedono proprietà benefiche per gli occhi.
Nel menu settimanale non dovranno allora mancare:
- gli agrumi, ricchi di vitamina C che contribuisce a mantenere le cellule del nervo ottico in funzione;
- le verdure a foglia verde, come spinaci, biete, cavoli e broccoli, sono un’ottima fonte di luteina e zeaxantina, una sostanza protettiva delle cellule della macula che contribuisce a ridurre il rischio di contrarre la degenerazione maculare;
- la frutta e verdura di colore giallo e arancione, come carote, zucca, patate dolci e meloni sono ricchi di beta-carotene. Oltre a peperoni gialli e pesche, ricchi di vitamina C e zeaxantina. Adatti anche i frutti di bosco, la frutta secca, ricca di antiossidanti e vitamina E, e l’avocado, ricco di luteina;
- le uova, contenenti acidi grassi omega 3, cisteina, zolfo, lecitina e luteina;
- il pesce, come salmone, tonno, trota selvatica e sardine, contiene grandi quantità di acidi grassi essenziali;
- la soia e i suoi derivati quali gli olii, il latte e lo yogurt, contengono amminoacidi essenziali, fitoestrogeni, vitamina E, nonché agenti antinfiammatori che aiutano a mantenere gli occhi sani.
(fonte: Fondazione Insieme Per La Vista onlus)
di Stefania Cifani