RINFORZIAMO LE DIFESE IMMUNITARIE
Come affrontare la stagione fredda.
Per difendersi dall’aggressione di agenti patogeni esterni, come virus, batteri, funghi, il nostro organismo si avvale delle difese immunitarie che, a partire dalla nascita, si sviluppano e si differenziano.
Non sempre però il sofisticato sistema di protezione è al massimo delle sue potenzialità ed esistono condizioni che rendono più debole il sistema immunitario.
È il caso, per esempio, dello stress psico-fisico prolungato, dei cambi di stagione, della presenza di malattie croniche debilitanti, delle diverse fasi della vita, come la terza età.
Un corretto stile di vita, che consiste nel seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, un’attività fisica regolare, il mantenimento di un peso corporeo giusto e costante, curarsi del proprio intestino rappresentano le regole base per poter contare su funzioni immunitarie ottimali.
Ma esistono anche strategie complementari, come l’assunzione di echinacea o uncaria, specifici rimedi naturali che possono rimetterci in forma per combattere con energia gli insulti provenienti dall’esterno e le tipiche patologie da raffreddamento delle stagioni fredde.
In particolare, per poter contare su un loro benefico effetto preventivo queste piante officinali dovrebbero essere assunte in modo costante e per periodi prolungati, ossia circa 30 giorni consecutivi seguiti da 15-20 giorni di interruzione.
Ma è possibile ricorrervi anche quando si sia già affetti da forme lievi o comuni di raffreddore, tosse e mal di gola, favorendo in tal modo una guarigione più rapida e meno spossante.
ECHINACEA
Originaria del Nord America, l’echinacea (Echinacea angustifolia) è una pianta erbacea che gli indiani adoperavano per curare le ferite, le punture d’insetto e i morsi di serpente.
Il suo nome deriva dal termine greco echinos che vuol dire “riccio”, per la forma caratteristica dei suoi fiori.
In fitoterapia si usa l’estratto secco ottenuto dalle sue radici, che concentra sostanze, come polisaccaridi ed echinacoside, capaci di rinforzare le fisiologiche difese immunitarie.
L’echinacea è una pianta generalmente ben tollerata dall’organismo, ma è sconsigliata nei pazienti che assumono farmaci immunosoppressori, come la ciclosporina e i corticosteroidi.
UNCARIA
Questa pianta diffusa nell’America del Sud ha anch’essa un nome che si riferisce alla sua forma.
Uncaria (Uncaria tomentosa) deriva, infatti,da “unca de gato”, poiché possiede spine simili a uncini che utilizza per agganciarsi agli alberi.
I peruviani la utilizzano da tempo per disinfettare e cicatrizzare ulcere e ferite oltre che per lenire il dolore a carico di ossa e articolazioni.
La parte della pianta impiegata in fitoterapia è la corteccia, ricca di principi attivi dotati di proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie.
Queste peculiari caratteristiche ne giustificano l’impiego in caso di patologie da raffreddamento associate a dolori osteo-articolari, specie durante i cambiamenti di stagione e in inverno.
Tra le interazioni note si sottolineano quelle con i farmaci immunosoppressori, antipertensivi e anticoagulanti.
LA FORZA DELL’INTESTINO
Buona parte delle difese immunitarie dell’organismo (circa il 70%) risiedono nell’intestino.
Il benessere di questo organo è direttamente collegato alla flora microbica, un insieme di batteri benefici che ne rivestono la superficie interna.
I batteri intestinali sono di fondamentale importanza per l’assorbimento degli alimenti, per la sintesi di sostanze antimicrobiche come le batteriocine e per l’effetto cosiddetto di “scudo”, interponendosi fisicamente tra l’epitelio intestinale e gli agenti patogeni, che in tal modo non possono entrare nel flusso sanguigno.
Per garantire un efficiente “microbiota”, così come viene definita la flora batterica, può essere utile assumere periodicamente probiotici (lactobacilli e bifidobatteri), ossia microorganismi che giungono vivi e attivi nell’intestino dove lo colonizzano, e prebiotici, ossia fibre vegetali solubili e non assorbibili, come l’inulina, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i gluco-oligosaccaridi (GOS), che nutrono la microflora batterica intestinale, promuovendone una crescita sana.
LA SALUTE NEL PIATTO
Anche l’alimentazione gioca un ruolo primario nel mantenimento di un organismo sano e resistente alle infezioni.
I principali nutrienti coinvolti nel corretto funzionamento del sistema immunitario sono alcune vitamine dotate, inoltre, di attività antiossidante.
Si tratta della vitamina C, contenuta negli agrumi, nelle fragole, nei broccoli, della vitamina D, presente negli animali acquatici come il salmone, il tonno, le aringhe e nell’olio di fegato di pesce, della vitamina E, ricca nella frutta secca, quali mandorle, noci, nocciole, e nell’olio di germe di grano e della vitamina A che si ritrova soprattutto nel fegato, nel latte e nelle uova.
Tra i micronutrienti di cui fare scorta in inverno per difendersi dalle principali patologie da raffreddamento ci sono, inoltre, lo zinco presente in cereali integrali, piselli, spinaci, semi di girasole, carne e uova, il selenio abbondante nel polpo, nei gamberi, negli anacardi, nei cereali, e la vitamina B6 contenuta nei legumi, nelle farine integrali, nel fegato di pollo e di vitello e nella frutta oleaginosa.
LA LATTOFERRINA
Derivata da latte vaccino, la lattoferrina è una glicoproteina della famiglia delle transferrine, che si distingue per un’elevata capacità di legare il ferro, un minerale essenziale per l’organismo.
Questa molecola, presente nel colostro e nel latte di molti mammiferi, oltre che nella saliva, nelle secrezioni nasali e nelle lacrime, è responsabile del rilascio del ferro dai tessuti verso il sangue, dove viene impiegato per la sintesi dell’emoglobina dei globuli rossi.
Oltre a contribuire a modulare il metabolismo del ferro, la lattoferrina è in grado di difendere il corpo dalle infezioni, poiché si ritrova anche nei granulociti neutrofili e nei globuli bianchi, coinvolti nella modulazione della risposta immunitaria dell’organismo.
di Barbara Ricciardi, farmacista