TUMORE AL SENO - Mia Farmacia
Prevenzione 14 Febbraio 2022

TUMORE AL SENO

L’arma vincente è il controllo periodico

Controlli periodici, attenzione allo stile di vita, e adesione al programma di screening.

La prevenzione in oncologia è fondamentale per arrivare a una diagnosi precoce e contribuisce a ridurre il numero di nuovi casi.

Il tumore del seno non solo è il tumore femminile più frequente, ma rappresenta il 30% di tutti i casi di tumore, secondo i dati dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica.

Nel corso degli ultimi anni, grazie a diagnosi di malattia in stadio iniziale e terapie personalizzate, anche in base a caratteristiche genetiche e molecolari del tumore, la sopravvivenza è aumentata e raggiunge oggi l’87% a cinque anni dalla diagnosi.

LA PREVENZIONE È IMPORTANTISSIMA

La prima forma di prevenzione consiste nell’osservazione del proprio seno, giorno dopo giorno.

Bisogna fare particolare attenzione a cambiamenti nell’aspetto e nella forma del seno, come affossamento del capezzolo, comparsa di pelle a buccia d’arancia e perdite di liquido o di sangue dal capezzolo.

L’autopalpazione è un modo per prevenire il tumore del seno, alla portata di ogni donna.

Ma da sola non è sufficiente, e deve essere abbinata a visite senologiche ed esami strumentali specifici, come ecografia e/o mammografia.

Ogni donna dovrebbe periodicamente sottoporsi a una mammografia, un esame radiologico della mammella che permette di individuare i noduli, anche di piccole dimensioni, non ancora percepibili al tatto.

Questo esame fa parte dei programmi di screening attivi in Italia per la diagnosi precoce del tumore mammario, si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede una mammografia ogni due anni.

In alcune regioni si sta sperimentando lo screening tra i 45 e i 74 anni.

Aderire ai programmi di screening attivi nelle varie regioni d’Italia significa poter accedere gratuitamente all’esame mammografico.

Il rischio di tumore varia con l’età: tra i 40 e i 50 anni il numero di nuovi casi di tumore del seno aumenta in modo rapido e costante, ma raggiunge il picco tra 65 e 70 anni; per le donne in questa fascia di età l’autopalpazione è particolarmente raccomandata.

Nelle donne giovani al contrario, il seno è particolarmente denso e, per questo, difficile da valutare correttamente con l’autoesame.

Per la stessa ragione, nelle più giovani la mammografia viene spesso sostituita dall’ecografia e dalla visita senologica.

Come ogni parte del corpo, anche il seno evolve con gli anni.

La sua struttura è influenzata, oltre che dall’età, dal peso, dall’assetto ormonale -gli estrogeni possono influenzare il rischio di sviluppare alcuni tumori-, e dall’uso di contraccettivi orali.

Ogni fase della vita della donna è caratterizzata da un diverso quadro ormonale.

Le gravidanze, che generano un blocco della produzione di estrogeni, hanno un effetto protettivo contro il tumore del seno, e dell’ovaio.

La terapia ormonale sostitutiva a base di estrogeni, a volte consigliata per contrastare alcune manifestazioni della menopausa come vampate di calore, osteoporosi ed effetti cognitivi, sembra essere un fattore di rischio per alcuni tumori, come quello dell’endometrio e del seno.

Per questo in alcune donne non viene raccomandata, e la eventuale assunzione dovrebbe essere considerata caso per caso, insieme al medico, per valutarne rischi e benefici.

VITA SANA

Si stima che seguendo una corretta alimentazione, praticando esercizio fisico ed evitando abitudini come fumo e alcol, sia possibile evitare la comparsa di un caso di tumore su tre.

La via maestra è ancora una volta la dieta di tipo mediterraneo, che aiuta anche a prevenire altre malattie legate all’età.

Attenzione quindi alla qualità, con abbondanza di vegetali, legumi, cereali integrali, pesce e ridotto apporto di grassi animali, formaggi e zuccheri, ma anche alla quantità, per evitare il rischio di sovrappeso.

È ormai appurato che le donne che consumano due o tre unità alcoliche al giorno -una unità corrisponde a un calice di vino, a una lattina di birra o a una piccola dose di superalcolico- hanno un rischio di ammalarsi di tumore del seno superiore del 20% rispetto a quelle che non consumano alcol.

D’altra parte, l’alcol è una sostanza cancerogena, che aumenta anche il rischio di tumore al fegato, allo stomaco, alla gola e all’esofago e il cui consumo dovrebbe essere limitato il più possibile, se non addirittura evitato; non esiste infatti una soglia minima al di sotto della quale non aumenti il rischio.

Infine, non trascurare il movimento, e cercare di svolgere un’attività fisica moderata, anche una passeggiata a passo veloce può fare la differenza, per almeno 30 minuti al giorno, e per almeno cinque giorni alla settimana.

PREVENZIONE GENETICA

Nella maggior parte dei casi i tumori del seno sono di tipo sporadico, e il ruolo della familiarità non è ancora del tutto chiarito.

È stato però compreso che alcune particolari situazioni, espongono a un maggior rischio, e sono collegate alle mutazioni dei geni BRCA1/2.

Per individuare queste mutazioni esistono test genetici che permettono di stimare il rischio di contrarre un tumore in base al proprio profilo genetico.

Il test deve essere svolto solo dopo una consulenza con il genetista medico, che ne valuterà l’opportunità, e consiste in un prelievo di sangue e successiva estrazione del DNA per stabilire se la persona ha ereditato la mutazione.

Un esito positivo non equivale alla certezza di ammalarsi, ma indica solo che la persona ha un rischio più elevato di avere un tumore nel corso della vita rispetto a chi non ha la mutazione.

Permette però di attuare programmi di prevenzione personalizzati, basati su controlli più frequenti finalizzati a individuare un eventuale tumore nelle sue fasi più precoci.

COME FARE L’AUTOPALPAZIONE

Questo autoesame dovrebbe essere eseguito a partire dai 20 anni, una volta al mese, preferibilmente una settimana dopo la fine del ciclo mestruale, oppure in caso di menopausa lo stesso giorno di ogni mese.

Come effettuare l’osservazione del seno:

In piedi, davanti a uno specchio e in un ambiente ben illuminato, osservare il seno nudo.

L’osservazione del seno va fatta con le braccia lungo il corpo, con le braccia alzate al di sopra della testa, osservando anche il profilo del seno, e con le mani sui fianchi, mettendo in tensione i muscoli del seno.

Fare attenzione a modifiche della grandezza o nella forma delle mammelle o dei capezzoli, nonché eventuali segni sulla pelle come arrossamenti o retrazioni.

Come effettuare l’autopalpazione del seno:

Iniziare l’autopalpazione dopo aver portato la mano sinistra dietro la nuca, quindi con la mano destra eseguire movimenti circolari sulla mammella opposta, applicando una leggera pressione su tutta la superficie.

Un eventuale nodulo può essere paragonato a una “pallina” densa, fissa o mobile.

Non trascurare la zona ascellare, e ripetere lo stesso movimento delle dita partendo dall’ascella.

A questo punto distendersi e, con una mano sotto la nuca, ripetere l’operazione con movimenti circolari lenti.

Infine, stringere delicatamente i capezzoli tra le dita per rilevare eventuali fuoriuscite di siero o sangue.

di Marina Franceschi

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